La scrivente Associazione esprime solidarietà ai colleghi educatori e poliziotti penitenziari del carcere di Trapani, coinvolti ieri in un increscioso episodio di violenza, che ha sfiorato la tragedia. Durante un Consiglio Disciplina infatti, un detenuto con problemi psichiatrici ha ferito l’agente presente con una spranga di ferro e stava per scagliarsi contro i due funzionari giuridico-pedagogici e la psicologa. Il pronto e fulmineo intervento del funzionario giuridico-pedagogico che presiedeva il Consiglio, ha bloccato il detenuto evitando che continuasse nella sua violenta azione e permettendo altresì all’altro educatore e alla psicologa presenti, di fuggire dalla stanza e chiamare soccorso.
Episodi del genere purtroppo sono all’ordine del giorno nelle carceri italiane, mettendo a serio rischio l’incolumità di quantiogni giorno vi lavorano, funzionari giuridico pedagogici e polizia penitenziaria. Come operatori del trattamento non possiamo e non vogliamo più vivere nel silenzio tali rischi, rimarcando ancora una volta che la nostra categoria, alla quale si nega ad oggi il meritato ed invocato riconoscimento della particolare specificità, espleta la propria attività professionale per il raggiungimento delle finalità istituzionali, ed attraverso l’azione rieducativa del reo, produce sicurezza sociale.
Il Presidente ANFT
Stefano Graffagnino