Incontro in video conferenza, nei giorni scorsi, tra una rappresentanza dell’ANFT (Associazione Nazionale Funzionari del trattamento ) e la deputata Elisabetta Barbuto del M5S. L’incontro, richiesto dal Presidente dell’Associazione,Stefano Graffagnino, si è incentrato sulla situazione degli Educatori Penitenziari, dal 2010 ridenominati Funzionari della Professionalità Giuridico-Pedagogica, i quali si occupano dell’osservazione scientifica dei detenuti e dell’organizzazione delle attività trattamentali all’interno degli istituti penitenziari.
Un compito delicato e particolarmente impegnativo, non privo di rischi e di responsabilità, per il quale queste figure professionali rivendicano una maggiore attenzione ed una maggiore considerazione per poter affrontare in serenità le non semplici sfide quotidiane che vengono loro sottoposte.
In questo senso, gli stessi, infatti, hanno sottolineato la necessità, a distanza di 45 anni dall’entrata in vigore dell’Ordinamento Penitenziario, di rivedere l’assetto organizzativo delle figure che operano nelle carceri al fine di recuperare effettività alla funzione rieducativa attribuita dalla Carta Costituzionale alla pena mediante una efficace armonizzazione delle esigenze di risocializzazione del reo e delle esigenze di sicurezza. Solo così verrebbe recuperato il senso della comune mission istituzionale da parte di tutti gli operatori impegnati i quali, tramite una circolarità delle informazioni fondamentali afferenti agli utenti e alle dinamiche intramurarie, potrebbero avviare, in maniera più concreta e sinergica, un proficuo processo di osservazione della personalità dell’autore del reato al fine dell’adozione degli strumenti più idonei alla rieducazione e al reinserimento dello stesso in società.
Va in questa direzione la proposta di legge depositata nello scorso mese di marzo dalla senatrice Grazia D’Angelo (M5S) che è stata illustrata nel corso dell’incontro e che prevede un diverso assetto organizzativo del personale che attende al trattamento penitenziario nonché un riconoscimento giuridico ed economico, compresa la progressione in carriera, per i Funzionari Giuridico-Pedagogici, analogo a quello riservato agli attuali Funzionari del Corpo della Polizia Penitenziaria.
Incontro molto interessante, ha commentato la deputata che si è altresì riservata di approfondire meglio la delicata situazione prospettatale.