Ieri, 6.11.2020, Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Nazionale Funzionari del Trattamento hanno incontrato il Prof. Mauro Palma, Presidente dell’Organo indicato in premessa, ed hanno espresso le principali criticità afferenti la effettività della funzione rieducativa della pena nell’esecuzione intramuraria.
E’ stata prospettata nei dettagli, da addetti ai lavori, una soluzione sì pragmatica, fondata sull’analisi empirica dello scenario attuale delle relazione interprofessionali e dei relativi esiti ma soprattutto caratterizzata da alto spessore finalistico, orientata alla facilitazione di espressione ed alla valorizzazione della pluralità dei punti di vista, all’interno di un unico contesto organizzativo, dei diversi operatori che curano l’osservazione ed il trattamento intramurario, con la previsione di appositi contrappesi che garantiscano tale espressione e valorizzazione.
Tale soluzione, che richiede la necessaria razionalizzazione dell’assetto organizzativo del personale che attende ai compiti suindicati, darà l’avvio ad un processo di maturazione del senso di comune appartenenza tra gli attuali appartenenti al Corpo di Pol. Pen. ed i Funzionari dell’Area Educativa ed in ultima analisi, faciliterà il perseguimento, da parte di tutti gli operatori, della mission finale del reinserimento sociale del reo, in rispondenza ai principi costituzionali e sovranazionali.
Emerge infatti la necessità di porre le basi per l’avvio di una svolta culturale nell’esecuzione intramuros, attraverso un assetto organizzativo che consenta l’esplicarsi di reali ed efficaci processi dialogici tra le diverse figure professionali, finalizzati all’individuazione del migliore punto di equilibrio, caso per caso, nei processi gestionali degli Istituti penitenziari e, quindi, anche nell’azione trattamentale.
Crediamo ancora fermamente nel nostro principio ispiratore “concordia munerum attingere metam” e la concordia per condurci al conseguimento della mission richiede necessariamente l’esplicarsi di effettivi e funzionali confronti tra soggetti con analogo potere contrattuale nel contesto organizzativo.
Esprimiamo viva soddisfazione per gli esiti del confronto con il Garante Nazionale dei Diritti dei Detenuti.
L’avvio di una funzionale svolta culturale nell’esecuzione penale intramuraria è sempre più vicino.
Il Consiglio di Presidenza A.N.F.T.